HAYDEN CHRISTENSEN: di A9-V5 La notizia dell'assegnazione del ruolo di Anakin Skywalker, rimbalzata a tempo di record ai quattro angoli del pianeta qualche settimana fa, ha spazzato via mesi e mesi di voci e indiscrezioni rivelatesi poi infondate, tra la possibilità Leonardo DiCaprio, non proprio auspicata dalla gran parte dei fan, e l'incognita Colin Hanks, figlio d'arte del più celebre padre Tom. Attraverso un articolo apparso il 12 maggio scorso su www.StarWars.com, abbiamo cercato di conoscere meglio chi è il nuovo Anakin e di scoprire come Lucas e soci sono arrivati alla sua scelta. Ormai lo
sappiamo tutti: il suo nome è Hayden Christensen
ed è l'attore selezionato per impersonare il nuovo Anakin Skywalker negli
Episodi II e III della saga di Star Wars, ovvero per ricoprire quel ruolo
chiave che, nel corso di ormai oltre vent'anni, è già stato appannaggio
di attori dalle caratteristiche e dalle età molto diverse, dagli otto
anni di Jake Lloyd in La Minaccia Fantasma,
agli ottantadue del compianto Sebastian Shaw ne Il Ritorno dello Jedi,
passando per quel lato oscuro di Darth Vader impersonato dall'allora quarantaduenne
(ai tempi di Episodio IV) David Prowse. Christensen, entra dentro a uno
dei maggiori miti cinematografici dell'ultimo quarto di secolo, e lo fa
dalla porta principale, aggiudicandosi il ruolo più ambito ancora disponibile,
quello per cui centinaia e centinaia di aspiranti avevano fatto la fila,
sgomitato, mandato fax, cassette, e-mail, nella speranza di far parte
del mito. Perché essere Anakin Skywalker in Star Wars non significa
solo diventare protagonista di un'importante produzione cinematografica
miliardaria che sarà seguita da milioni e milioni di persone in tutto
il mondo, dando una tanto improvvisa quanto grandissima celebrità in tutto
il pianeta, e contribuendo così a creare i presupposti per una radicale
svolta nella carriera artistica di un attore finora sconosciuto come Christensen
(anche se, attenzione, la cosiddetta Sindrome Hamill è sempre in agguato),
ma vuol anche dire realizzare il sogno di entrare a far parte di qualcosa
di unico, qualcosa che travalica la pur grande importanza dei soldi, del
successo e della carriera. E' qualcosa rispetto alla quale tutte queste
cose passano addirittura in secondo piano. L'ingresso in una leggenda,
un posto dove non si gioca più solo con l'immaginazione del singolo, ma
con una suggestione planetaria collettiva talmente possente che le torce
elettriche diventano vere spade laser, le creature fantastiche sono pupazzi
che respirano davvero e i modellini, fatti volare fino a ieri dalle piccole
mani di un bambino, sono autentiche astronavi che viaggiano più veloci
della luce. E quello che sembrava un gioco assume incredibilmente i connotati
della realtà. Anakin... chi, io?! "Mi stavo appena alzando dal letto quando il mio compagno di appartamento è entrato e tutto eccitato mi ha dato il telefono. Era il mio agente e manager e anche lui era tutto elettrizzato e così l'ho capito non appena ho preso in mano la cornetta". E' così che il giovane Hayden Christensen ricorda il momento esatto in cui ha saputo che sarebbe entrato nella storia del cinema. "Sono uscito fuori strabiliato, stordito e incredulo. Per prima cosa ho chiamato mia madre e il mio compagno di stanza ha cominciato a canticchiare in sottofondo la colonna sonora di Star Wars. Io non volevo dirglielo subito, ma naturalmente lei ha sentito la musica ed è andata fuori di testa!" E a questo punto il giovane Hayden non può trattenere un sorriso grande come un pianeta intero. Del resto è comprensibile. E' stato catapultato dritto dritto dentro un sogno di migliaia di giovani come lui, non solo rispetto a ciò che significa dal punto di vista della carriera di attore cinematografico, ma anche all'essere un vero cavaliere Jedi. "Star Wars è sempre stata una grande cosa per la mia generazione", aggiunge Hayden, gli occhi che gli brillano come stelle di una galassia lontana lontana. "Quando è uscito Episodio I tutto il mio liceo è andato al cinema a vedere la prima. E' stato un grande evento e adesso esserne parte è qualcosa di veramente speciale." Non sta davvero più nella pelle, questo ragazzo neanche ventenne la cui vita è cambiata radicalmente nel giro di pochi giorni e che probabilmente non ha ancora realizzato fino in fondo la portata di ciò che significa tutto quanto gli sta accadendo intorno. "E' stato solo una settimana fa che la cosa ha cominciato a colpirmi," ha detto durante la sua prima intervista come Anakin. "E' stato mentre mi rendevo conto che stavo facendo i provini per la parte di Anakin e... Darth Vader! E allora è come se fossi stato afferrato da una specie di potere..." Il lungo viaggio verso la leggenda Per George Lucas, regista
e autore della saga fantastica più celebrata del pianeta, la selezione di Anakin è stato
uno dei passaggi più importanti sulla strada verso l'inizio delle riprese di Episode II,
il cui primo ciak sarà dato il mese prossimo nei nuovissimi Fox Studios di Sydney
in Australia. Con la versione finale della sceneggiatura quasi terminata, la costruzione
dei set a buon punto e i costumi in avanzata fase di creazione, la scelta di chi avrebbe
ricoperto il ruolo di Anakin era in assoluto l'evento che al momento attirava l'attenzione
di tutti. E dopo l'estenuante week-end del primo maggio scorso, dove i quattro finalisti
si sono confrontati in alcuni "screen test" con Natalie Portman, la difficile
scelta è stata finalmente fatta, una decisione sofferta presa di concerto dai tre numi
tutelari della saga, ovvero manco a dirlo dal regista George Lucas, dal direttore del
casting Robin Gurland e dal produttore Rick McCallum. Ma forse, quella che, vista la sua
posizione all'interno della Lucasfilm, più d'ogni altro ha sofferto durante tutto il
processo di casting di Anakin è stata Robin Gurland, la quale con la felice scelta di
Christensen ha visto coronare un lungo e duro lavoro, iniziato l'ottobre scorso quando
iniziò a conoscere di persona o visionare tramite cassetta i primi candidati, il cui
numero nelle settimane successive è aumentato ben presto a dismisura, fintanto che, alla
termine di questa prima fase, gli aspiranti Anakin presi in considerazione dalla Gurland
sono stati in totale ben 442, scelti tra centinaia e centinaia di proposte, giunte da
moltissime parti del mondo, addirittura dall'Islanda. "Non ci sono state audizioni.
Tutto si è svolto attraverso incontri"; ha spiegato la Gurland. "Si trattava in
buona sostanza di stare seduti faccia a faccia per un tempo variabile da venti minuti a
due ore, per cercare di capire di che tipo di attori si trattava e che genere di
esperienza avevano." Da quel folto gruppo iniziale, la Gurland ha estratto poi 25
candidati e li ha discussi uno per uno con Lucas, mostrandogli le cassette di ciascuno di
loro. Dopo queste sessioni, ancora preliminari, è stato organizzato un incontro tra
George e il gruppo di attori per alcune chiacchierate informali, alcune tenutesi a Los
Angeles e alcune allo Skywalker Ranch. Grazie a questi incontri il gruppo è stato
ulteriormente sfoltito fino ai quattro finalisti di cui s'è parlato, tra cui, ovviamente,
anche Hayden Christensen. I commenti a caldo
Rick McCallum: "Non potrei essere più felice della scelta di Hayden. E' un attore fantastico e ha una grande intensità espressiva di cui sappiamo che avrà bisogno per alcune scene eccezionali tra lui e Natalie." Robin Gurland: "Hayden possiede quelle qualità speciali che si sperano di trovare in un attore. Egli salta fuori dallo schermo. E inoltre ha due delle caratteristiche che io stavo disperatamente cercando per il personaggio di Anakin: la vulnerabilità e l'irascibilità necessaria. Dovevamo avere per forza la combinazione delle due ed è raro trovare un attore che riesca a passare da l'una all'altra così bene". E inoltre: "C'è qualcosa di talmente interessante dietro a quegli occhi che lo si vorrebbe conoscere meglio. Credo che sia stato questo ciò che ha suscitato la mia attrazione iniziale, senza contare che poi egli ha soddisfatto tutti quei requisiti che cercavo, dal look, all'età, al temperamento e alle sue qualità innate. Ma oltre a tutto ciò, per me Hayden è un attore straordinariamente seducente e intrigante." Tutti dunque, manco a dirlo, si sono dimostrati unanimemente entusiasti di Hayden Christensen. Ma chi è davvero colui che dovrà cedere al Lato Oscuro della Forza? Vediamo. Un ragazzo di nome Hayden
La sua sorella maggiore,
campione mondiale junior di trampolino, aveva fatto uno spot per le Pringles e quando
andò a cercare uno che le facesse da agente, "non c'era nessuno che badasse a
me", ricorda Hayden, "così andai con lei e dopo avermi visto, chiesero a me se
volevo fare qualche spot e io risposi: certo!" E quello fu solo l'inizio, perché a
soli 12 anni Christensen ottenne un ruolo fisso nella prima soap opera prodotta dalla
televisione canadese, intitolata Family Passions (1994), che veniva mandata in onda
in episodi giornalieri della durata di un'ora. Il crollo del Mito Christensen ha dichiarato di non avere ancora ben realizzato che sta per essere Anakin Skywalker, il giovane Jedi che giungerà a indossare la nera maschera di Darth Vader nei prossimi due film di Star Wars. "Mio fratello Tove ed io siamo sempre stati dei grandissimi fan", ricorda Hayden. "Abbiamo giocato per ore e ore con i primi videogame per essere certi di diventare Cavalieri Jedi". Adesso Cavaliere Jedi, Hayden lo diventerà sul serio e, con tutta probabilità, non tarderà a rendersene conto. Basterà qualche settimana in Australia dove Rick McCallum ha già detto che sarà torchiato per benino da Nick Gillard il quale lo avvierà alle strabilianti arti Jedi, mentre in contemporanea sarà studiato per lui il look più adatto per comparire nel film: capelli, guardaroba e trucco, in quelle che saranno estenuanti sessioni di prove. Certo, adesso lui afferma di essere molto eccitato al pensiero di questa sfida che gli si è presentata e non vede davvero l'ora di lavorare con un sacco di persone, tra cui Natalie Portman e Ewan McGregor. "E poi imparerò a usare le spade laser...", conclude, "e la Forza!" Ma a ben vedere questa ha tutta l'aria di essere anche una pericolosa arma a doppio taglio, perché Hayden conoscerà tutto quanto sta dietro alla spettacolare macchina di Star Wars. Imparerà a recitare nel nulla davanti ai blue screen, parlare con finte figure in animatronic, aggirarsi in luoghi fantastici che a uno sguardo un po' più largo dell'inquadratura perdono tutto il loro fascino, con scale, impalcature e sfondi lasciati a metà. E allora, passato l'entusiasmo iniziale, dopo che avrà visto la faccia di Anthony Daniels lucida di sudore spuntare paradossalmente dal costume metallico di C3-P0, è assai probabile che, a quel punto, il suo mito comincerà a vacillare come un miraggio sotto il doppio sole del deserto di Tatooine, finché non sarà sciolto del tutto. L'ingenuità e l'innocenza necessarie all'alimentazione del sogno saranno solo un lontano ricordo, e per lui, anche essere un mitico cavaliere Jedi sarà diventato soltanto un lavoro, assai remunerativo e senza dubbio straordinario e gratificante, beninteso, ma pur sempre un "lavoro". E così quell'aura di leggenda che avvolgeva Star Wars agli occhi di un normale ragazzo canadese se ne sarà andata per sempre... Ci dispiace per te, caro Hayden! fonte principale: Starwars.com |
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